Facebook

4 GIORNI IN DOLOMITI

 

Ci sono luoghi in montagna, che pur essendo molto vicini alla zone turisticamente più affollate, sono stati risparmiati dagli afflussi di massa. Nel bel mezzo delle Dolomiti Orientali, a pochi passi da Cortina, il versante sud del Sorapiss, le Marmarole nella loro integrità e l’Antelao, lasciano all’escursionista curioso un terreno di gioco e di scoperta vastissimo. La zona, poco frequentata, permette di effettuare gite in quasi totale isolamento: raramente incontrerete qualcuno, anche in Agosto.

 

Il giro del Sorapiss, con partenza dal Passo Tre Croci, abbinato alla salita dell’Antelao è il modo giusto per vivere alcuni giorni di vera montagna.

 

Che l’avventura abbia inizio: lasciato alle nostre spalle il lago del Sorapiss, luogo iconico e super fotografato, affrontiamo la ferrata Vandelli e successivamente il sentiero attrezzato Minazio per giungere affaticati ma contenti a f.lla Grande da dove scendiamo al rifugio San Marco. Il rifugio sorge col de chi da Os, crocevia di 4 sentieri; il luogo scelto dai baroni del CAI Venezia nel lontano 1895 è al centro dei tre gruppi dolomitici. Questa è la nostra dimora per i prossimi giorni. La mattina seguente partiamo presto per l’Antelao, con i suoi 3.264 mt. Il Re delle Dolomiti, la salita è alpinistica con alcuni punti delicati, ma di grande soddisfazione. Al rientro ci rifocilliamo con una eccellente cena, super la minestra di verdure dell’orto.

Il giorno seguente è dedicato al riposo, ci crogioliamo al sole sul prato del rifugio e giochiamo a carte all’ombra della capannina belvedere. La struttura antica, la posizione privilegiata e la sana cucina, ne fanno un luogo particolare, “perso nel tempo”; così come scriveva Giovanni di Vecchia parlando dei rifugi:  “…caro vecchio rifugio alpino, luogo particolare di atmosfere, di silenzi, luci, suoni…. che hanno dato la possibilità di momenti di contemplazione e spiritualità..”

Ci sentiamo così lontani da chi vive l’andar per monti come una sola mera attività sportiva.

L’ultima giornata ci vede risalire la f.lla e raggiungere il bivacco Slataper da dove inizia la Ferrata Berti che ci riporta attraverso la cengia del banco verso il Faloria e alle nostre auto.

Quattro giorni intensi e vissuti a pieni polmoni.